IL RESTAURO DI UN LIBRO ANTICO: SEGRETI E CURIOSITÀ
STELLA MIMMOTTI, restauratrice della carta
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IL RESTAURO DI UN LIBRO ANTICO: SEGRETI E CURIOSITÀ

STELLA MIMMOTTI, restauratrice della carta

ZENZERO - Se fossi una spezia sarei lo zenzero perché mi piace il suo aroma che ricorda il profumo della buccia del bergamotto e il sapore leggermente piccante ma fresco…

Foto: Vincenzo Baldeschi _"Antichi mestieri tra passato e futuro"

Puoi spiegarci in cosa consiste il lavoro del restauratore della carta? E' fondamentale prima di ogni intervento di restauro studiare il pezzo che sia un libro, un documento pergamenaceo, un disegno, una stampa, un incisione o un oggetto... Bisogna capire a cosa serviva, come è stato costruito, che tecniche e quali materiali sono stati utilizzati: in qualche maniera se ne ricostruisce la storia o parte di essa. Questo permette durante il restauro di intervenire rispettando tutte le caratteristiche del bene, rendendolo di nuovo fruibile e di conservarlo nel tempo.

Ci sveli i segreti del lavoro di restauro da te eseguito per il testo Herbario Novo di Durante Castore?Mi sono occupata del restauro dell’Herbario Novo di Durante Castore di proprietà della Biblioteca Comunale Planettiana di Jesi. Si tratta di un volume del 1636 ed è particolare perché accanto alle immagini delle erbe e fiori vengono riportati i nomi in latino e in italiano, dove e come poter coltivare le piante e le loro capacità curative. Le pagine del volume erano impolverate, strappate in più punti specie lungo le pieghe di cuciture e le ampie gore, sia d'acqua che di qualche altro liquido, rendevano difficoltosa la lettura. La copertina, con dorso in pelle e piatti di ricoperti di carta marmorizzata, era piuttosto rovinata: strappata in più punti e deformata, non proteggeva più il volume in maniera adeguata. Il libro, dunque, è stato spolverato con la wishap, una sorta di gomma che passata sulle pagine rimuove la polvere dalle fibre della carta, e con un pennello a setole morbide. Su tutti gli inchiostri presenti è stato eseguito il test di solubilità all'acqua, che ha dato esito negativo, il volume è stato scucito e ogni pagina lavata per immersione in acqua calda e fredda. Il lavaggio ha permesso di eliminare sia la polvere residua che le gore d'acqua e alleggerire quelle più scure. Una volta asciugate le pagine sono state collate con metilcellulosa e restaurate con carta giapponese, una carta molto particolare: dalla fibra di cellulosa lunga e a PH neutro. I fascicoli sono stati ricomposti e ricuciti seguendo il modello originale: cinque nervi singoli in spago. I capitelli vennero applicati nell’ottocento, due secoli dopo circa, e altro non sono che due pezzi di tela ripiegati su se stessi con un’anima di spago. Il tipo di capitelli e la carta marmorizzata nei piatti ci hanno fornito una informazione importante: la copertina del volume si ruppe, forse perché il libro cadde in terra. Il rilegatore del tempo fece del suo meglio per riparare al danno riutilizzando i piatti originali. Sotto la carta marmorizzata infatti ci sono piatti ricoperti in pergamena del XVII sec., il restauratore quindi sostituì il dorso in pergamena rovinato con uno in pelle e applicò i capitelli in tela. Anche la coperta è stata restaurata e i capitelli sono tornati al loro posto. Ogni fase è stata accuratamente fotografata e ogni passaggio del restauro documentato nella “scheda tecnica” per lasciare una testimonianza storica del lavoro svolto in modo da permettere a chi, fra 50 – 100 anni prenderà in mano il documento, di sapere come era nel 2015 e quali operazioni sono state fatte. Il materiale non più riutilizzabile come i fili di cucitura sono stati inseriti in una piccola custodia e verranno conservati insieme con il volume.

Durante il lavoro di restauro hai scoperto alcuni segreti del testo?Due piccole curiosità: qua e la nelle pagine del volume ci sono appunti scritti con una bella grafia, piccole ed ordinate ci fanno notare che l'immagine della pianta... non corrisponde con il nome e la descrizione sottostante! Un altro particolare emerso durante la fase dello smontaggio del volume: staccando il foglio di guardia dalla coperta, è comparsa una nota dove si legge chiaramente il titolo del volume, il nome dell’autore ed un conto matematico!

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