REALIZZARE UN SOGNO ATTRAVERSO IL REWARD – CROWDFUNDING

ANGELO RINDONE, founder di Produzioni dal Basso

PEPE VERDE - Se PdB fosse una spezia sarebbe forse il pepe verde. Verde perchè è il nostro colore ufficiale e il pepe perchè è un spezia che sembra concentrare in se tutte le spezie così come nella nostra piattaforme si concentrano tantissimi progetti tutti diversi ognuno con il suo sapore e la sua storia da raccontare.

Abbiamo avuto il piacere di averti nostro ospite, insieme ad Alessandro Brunello, nel maggio 2013 a #PC1 quale tutor del workshop “UNO CON MILLE CE LA FA Crowdfunding: condividere per realizzare”. Per  coloro che non hanno avuto modo di partecipare al workshop e che non conoscono il crowdfunding potresti riassumere brevemente cos’è e come funziona?Il reward - crowdfunding (reward: ricompensa, crowd: folla e funding: finanziamento) è lo strumento che permette, attraverso la rete, di proporre idee, storie, prodotti e progetti e di raccogliere soldi (e feedback) per farle diventare concrete.
Il funzionamento è molto semplice: ci sono delle piattaforme online (piattaforme di crowdfunding) su cui pubblicare il proprio progetto indicandone gli scopi e inserendo quindi foto, testi e video. Dopo aver descritto il progetto si inserisce un budget ed un tempo utile per la raccolta dei fondi, infine si mettono delle ricompense che sono in qualche modo la contropartita che si offre in cambio della donazione sul progetto. Infatti il reward crowdfunding si basa su donazioni in cambio di una ricompensa che può essere emotiva (ad esempio nel caso il progetto sia un film una ricompensa emotiva e di partecipazione potrebbe essere il nome dei sostenitori nei titoli di coda) oppure può essere un oggetto o un prodotto (ad esempio se il progetto è la stampa di un libro la ricompensa può essere la spedizione del libro stesso a tutti i sostenitori).
Attraverso questo sistema nel mondo ogni giorno vengono finanziati centinaia di progetti e prodotti che possono essere sociali, culturali ma anche startup, prodotti, servizi oppure progetti che nascono da comunità di cittadini e si sviluppano sul territorio.

Sulla base dei tuoi 10 anni di esperienza nel settore con Produzioni dal Basso, hai riscontrato un incremento del crowdfunding in Italia? Prospettive future?Siamo ad una seconda svolta con il tema del crowdfuding. La prima l’abbiano avvertita nel 2012 quando questo tema è arrivato anche in Italia ed è stato sdoganato da giornalisti e da convegni organizzati sul tema, in quel momento sono raddoppiate i numeri e l’interesse sul crowdfunding (che sostanzialmente partiva da zero e da solo 3 piattaforme online in Italia).
Da gennaio del 2015 stiamo notando un nuovo e ulteriore passaggio, in questo caso molto più brusco perché il tema sta diventando sempre più popolare, una pratica normale e sempre più utilizzata anche in contesti molto diversi. In questo momento le piattaforme di crowdfunding in Italia sono quasi 60 però a dire il vero quelle che funzionano davvero per ora sono solo 4 o 5.
Prospettive? C’è molto da fare per il crowdfunding italiano perché ancora è una realtà troppo piccola per essere rilevante, in ogni caso il trend è di crescita continua inarrestabile.

Produzioni dal Basso vede ad oggi 630 progetti finanziati. Che tipo di progetti riscontrano maggior successo? Su Produzioni dal Basso siamo aperti a tutti i tipi di progetto ed in effetti se ne vedono di tutti i colori anche perché noi non abbiamo filtri in ingresso e tutti possono entrare e pubblicare la loro idea o la loro storia in pochi minuti ed essere subito online.
Diciamo che la maggior parte dei progetti sono di carattere sociale e culturale e che ancora in Italia le startup e i prodotti si stanno affacciando timidamente a questo strumento e se lo fanno preferiscono utilizzare piattaforme estere con mercati più sviluppati come quello inglese o americano.