INFORMAGIOVANI ANCONA: VALORI E OPPORTUNITÀ AL SERVIZIO DEI GIOVANI
FRANCESCO VERNELLI, responsabile Informagiovani Ancona
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INFORMAGIOVANI ANCONA: VALORI E OPPORTUNITÀ AL SERVIZIO DEI GIOVANI

FRANCESCO VERNELLI, responsabile Informagiovani Ancona

ALLORO - Perché ho scelto l’alloro? Il primo motivo è il fatto che mi ricorda la mia infanzia, un sapore e un odore che associo a momenti felici dei miei primi anni di vita passati in campagna. Il motivo ulteriore è che l’alloro è una specie rustica (come a volte capita di essere a me) che nasce principalmente nelle aree mediterranee, ma si adatta anche a climi più freschi: può essere coltivato pressoché in qualsiasi orto o giardino. Ecco, questa capacità di adattamento pur mantenendo una radice tipica di un luogo è una capacità che mi riconosco o, quantomeno, cerco sempre di avere.

Per chi non conoscesse bene Informagiovani Ancona, ci puoi fare una panoramica sulle attività che promuove?L’Informagiovani è un servizio storico della città di Ancona (come di altre città in Italia). Nasce dall’idea, circa 20 anni fa, di essere un supporto informativo e di consulenza per i giovani rispetto a temi che altri non trattavano in maniera precisa e dettagliata (come per esempio il lavoro, la formazione, la mobilità europea). Con la diffusione di internet le cose sono cambiate ma ci siamo accorti che Google non sarebbe stato un “concorrente” che ci avrebbe fatto sparire: siamo diventati un “mediatore” tra le fonti (infinite) di informazioni e i giovani che cercano delle opportunità e un “consulente” per le loro scelte. Oggi ci occupiamo di lavoro, formazione, università, opportunità europee, tecnologie, casa, tempo libero, orientamento: i ragazzi cercano su internet, trovano un sacco di informazioni e noi li aiutiamo a scegliere quelle più utili con un servizio che è fatto di consulenza personale, workshop, seminari, occasioni di incontro e confronto.

Quali sono gli elementi che prendete in considerazione per sostenere alcune iniziative piuttosto che altre?Noi abbiamo un’idea del servizio che si basa su valori e una visione. I valori sono la trasparenza, le pari opportunità, l’innovazione. La visione è che l’Informagiovani non è un ufficio ma un luogo dei cittadini di cui noi siamo i gestori e gli “animatori” con tre obiettivi fondamentali: l’autonomia (il modo migliore per dimostrare le proprie capacità), la crescita (intesa come capacità di apprendere e migliorarsi), la contaminazione (che abbiamo definito la vitamina C delle relazioni). Sostanzialmente non scegliamo una iniziativa piuttosto che un’altra rispetto alla proposta finale, ma soprattutto se è in linea con questo nostro modo di proporre le attività. Abbiamo come obiettivo quello di incontrare altri partner e organizzare il più possibile attività con loro: per cui chiunque ha un’idea e condivide la nostra visione del servizio, può venire a trovarci e cercheremo insieme il modo di realizzarla.

La partecipazione dei giovani è cambiata nel tempo? Se si, come si è evoluta e quali sono gli ambiti di maggiore interesse?Rispetto al cambiamento dei giovani, che è continuo, mi piace sempre citare una canzone di Jovanotti che recita così: “Perchè i ragazzi non si fanno vedere, sono sfuggenti come le pantere. E quando li cattura una definizione, Il mondo è pronto a una nuova generazione”. I giovani sono sempre stati mutabili e vivono di cambiamenti. Detto questo quello che posso dire è che la partecipazione è cambiata in qualità (oggi forse meno incisiva, mediata dall’utilizzo di strumenti digitali come i social media) e in quantità (ma ricordiamoci che in Italia parliamo di una “razza” in via di estinzione). Se posso dirlo, senza alcuna intenzione di fornire una certezza, potrei citare un paio di temi su cui vedo più attenzione da parte dei giovani. Uno è quello delle tecnologie, che rappresentano un modo di vivere connaturato più che una passione per i giovani. L’altro argomento sul quale vedo molto interesse è ciò che accade all’estero: sia in termini di ricerca di opportunità che in termini di novità che si possono trovare. In qualche modo mi pare che i giovani in entrambe queste aree siano in cerca di un’evoluzione e questo lo reputo molto positivo.

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